IL CORSO FULL IMMERSION E' IL CORSO CHE ASPETTAVI?

giovedì 31 marzo 2011

PROMO FULL IMMERSION

Full Immersion per Talent Show - Concorsi - Audizioni

AGE - Associazione Nazionale Artisti Emergenti in collaborazione con il Vocal Coach Marco Marinacci, intendono realizzare un Full Immersion di lezioni di canto di dizione, movenza scenica, per la preparazione ai provini, concorsi e Talent Show:

Corso Aperto dal 2 Aprile al 15 Giugno

15 ore di lezioni di canto private - dizione e preparazione
( scelta dei Cavalli di Battaglia in inglese ed Italiano )
uso del microfono shure direzionale e quello da studio

5 lezione di Movenza scenica private

Consulenza con Stylist

Book fotografico con 50 scatti - 3 fotoritocchi

Registrazione di un brano a scelta o monologo

Provino Gratuito

NON ASPETTARE L'ULTIMO MINUTO - POSTI LIMITATI

per cantanti - attori e non solo .........

Per info contattemi: 3927989273 - marcomarinacci@hotmail.com



ROMA via Francesco Duodo, 33 - Roma presso Accademia Sistina

METODO MAIEUTA PREFAZIONE

Il metodo utilizzato e realizzato da Marco Marinacci con i suoi allievi può difenirsi “maieutico”.
Ma cos’è la maieutica? E’ un concetto risalente a molti secoli fa, a Socrate; è l’arte del filoso che aiuta colui che ascolta a “partorire la verità che già possiede dentro di sè.
Il metodo maieutico consiste non già nell’insegnare all’allievo, nel riempire la sua testa di nozioni e tecniche, ma nel farlo arrivare a individuare e conoscere le proprie abilità e risorse attraverso l’esperienza e la conoscenza di se stesso, perché è solo attraverso se stessi che si può arrivare alla propria verità, al conoscere i propri limiti e capacità, quindi a conoscersi e ad “usarsi”.
Nel pensiero di Socrate nessuna verità è esteriore all’uomo, perché la verità che davvero interessa all’uomo, dice lo stesso, è quella attorno alla sua vita e al senso che ha all’interno del mondo.
Marco Marinacci utilizza un metodo “maieutico”, oltre a possedere una elevata sensibilità e spiccata intuizione, che permette all’allievo, attraverso un dialogo “bidirezionale” schietto, sincero e mai giudicante, di giungere a “partorire” la sua verità.
L’insegnate, come il filosofo, come un terapeuta, non si prefigura come portatore di verità in sè, ma come portatore di un metodo attraverso cui favorire il raggiungimento di ogni personale verità e conoscenza di sè.
Del metodo maieutico fa parte anche l’utilizzo dell’ironia per mezzo della quale l’interlocutore, in questo caso l’allievo, viene messo davanti ai propri errori in modo da favorirgli la ricerca personale di soluzioni, ma mai davanti ad un giudizio.
Il fattore importante affinchè una persona “progredisca” è il riconoscere in primo luogo ciò che si è, senza mai dimenticare il famoso Conosci Te Stesso di Socrate, conoscere le proprie capacità, possibilità e limiti, liberandosi dalla vana presunzione di sapere tutto ed essere “arrivati”.
Marco Marinacci accompagna i suoi allievi allo studio del canto e delle tecniche attraverso un percorso a due di conoscenza ed impegno reciproci, stimolando la ricerca e comprensione delle emozioni e sentimenti che albergano in ognuno affinché vengano allo scoperto così da attribuire un senso a ciò che si prova in modo da non esser più di ostacolo all’espressività artistica ma elemento fondamentale della personale interpretazione di ogni brano musicale, che diventa così per ognuno carico di significati e non solo di tecniche sterili. Cantare con l’anima e con il cuore, non solo con la testa.
Come qualsiasi percorso di ricerca di sè e di significati, anche questo è un viaggio complesso fatto di momenti di evoluzione, di arresto, di blocco e di ripresa; un percorso teso a far raggiungere il massimo attraverso l’acquisizione di una maggiore conoscenza e fiducia in se stessi, senza mai avere la presunzione di essere ormai arrivati e di non dover più prendere e apprendere null’altro.
Proseguendo nel discorso il termine “Vocal Coach” appare più indicato a quello di semplice insegnate; un coach è un allenatore che non si sostituisce all’allievo ma che lo aiuta a progredire con il bagaglio che già possiede, facendogli scoprire gli strumenti che fanno parte di sè.
Così col metodo maieutico non è l’insegnante a trovare le soluzioni, le modalità giuste, ma questi è solo l’allenatore, il facilitatore che, attraverso un rapporto di profonda fiducia e sincerità, porta la persona a conoscere se stesso e a tirar fuori le potenzialità che sono dentro di lui, stimolandone la ricerca ed il porsi domande, e la curiosità di scoprirsi e scoprire la propria verità, fornendo più che altro un esempio di “come si può fare”, lasciando poi ognuno, imparando a prendere contatto con sè, libero e capace di trovare il proprio metodo, la propria via per esprimere se stesso utilizzando le tecniche comunque apprese ed importanti in modo creativo, personale e sentito e non meccanicistico.
Il compito del maieuta è così quello di riconoscere la presenza delle potenzialità in ognuno dei suoi allievi, valorizzando e stimolando la crescita e lo sviluppo di queste e della sua curiosità, nonchè avere fiducia nelle capacità del proprio allievo.
Guidarlo alla scoperta di sè, ma lasciandolo libero di scegliere la sua strada senza voler imporre la propria, restituendo competenza ad ognuno nella convinzione che ogni persona sia l’unica che può trovare le sue soluzioni e modalità e l’unica a possedere le risorse per evolvere.